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Badde Nigolosu

<<Badde Nigolosu è di una bellezza selvaggia, violenta e ipnotizzante>> (cit. d.c.)

Il color panna

BADDE NIGOLOSU è  il nostro Cru, posto a 250 metri s.l.m., sulle

più alte colline di Sennori.

Suolo, tre Ere geologiche per Badde Nigolosu

Ciò che rende Tenute Dettori così insolito è la formazione geologica. Badde Nigolosu si trova in una precisa area di intersezione di diverse ere geologiche. La formazione dei substrati abbraccia un arco di tempo compreso fra il Miocene e l’Olocene con formazioni di origine vulcanica e sedimentaria. Terre bianche marnose e calcaree, a tessitura franca e argillosa, di buona aggregazione e ben drenati. Arenarie e conglomerati del miocene. Ma anche terre rosse ricche di ferro figlie del disfacimento trachitico.

La vegetazione è composta da oliveti, vigneti, macchia mediterranea (il carrubo, l’oleastro e l’alloro, il mirto, il lentisco, la fillirea, il corbezzolo, l’alaterno, ed il pungitopo.), fichi d’India (figu morisca in sardo), fichi. Ricchissima è la fauna che abita Badde Nigolosu: le pecore che pascolano i vigneti, falchi, poiane, volpi, ricci, lepri, conigli selvatici ed altro ancora, compresi gli immancabili cinghiali.

Il Mare e la Luce

Clima, il mare e la luce

Mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e soleggiate.

La luce si riflette sul mare, vero modulatore di qualità, irradiando così la Romangia. È dunque la luce che ammorbidisce i nostri tannini, portandoli al massimo livello di eleganza, liberandoci dall’uso del legno come medium. Dal mare arriva la brezza, aria fresca che mitiga il caldo della giornata, preservando la sostenuta ed equilibrata acidità di maturazione.

Il Mare di Sardegna che bagna la Romangia, mitiga il cambiamento climatico.

L'Alberello

L’Alberello di collina

I vigneti di oggi sono rimasti quelli di allora: l’alberello a “sa sardisca”, che rinnoviamo continuamente con rigorose e scientifiche selezioni massali di antichi vitigni storici.

Le viti di Tenute Dettori vivono al centro di un ambiente incontaminato protetto da 20 ettari di bosco di macchia mediterranea. Un ecosistema autonomo. Chilometri di muretti a secco circondano la proprietà.

Solo antichi cloni del Terroir della Romangia, come il Retagliadu Nieddu (Cannonau), la Monica di Sorso, il Pascale, il Vermentino e il Moscato di Sennori.

Ogni singolo vigneto dà origine ad un vino con caratteristiche uniche e irripetibili.

Vignaioli, Artigiani creatori di Vino

Coltiviamo la terra da secolare memoria anche il grano, gli ortaggi, i frutteti e gli oliveti. Tutte le lavorazioni: in Vigna come in Cantina vengono svolte da noi per lo più manualmente. Non esistono calendari predefiniti ne schede di lavorazione standard. Per noi l’azienda non è formata da appezzamenti di vigna ma da una miriade di singoli acini.

Ciò che è vivo ha bisogno di vita

A Badde Nigolosu preserviamo e rafforziamo il matrimonio secolare tra il Popolo ed il suo Ambiente che si sono vicendevolmente plasmati qui in Romangia.

Il nostro metodo agronomico mira a tenere in equilibrio Badde Nigolosu, che è formata non solo dalle piante di vite, ma anche da centinaia di altre specie vegetali ed animali. Tutti  assieme costituiscono un ecosistema, un organismo vivente.

Il nostro quotidiano si basa sul buon senso agronomico, coscienti che tutto parta dalla Terra. Questa viene tenuta ricca di humus, friabile, ben strutturata e ben drenata per permettere alle piante di crescere nella salute ottimale, nutrendosi in maniera naturale, secondo le proprie esigenze, dall’humus del terreno. Senza alcun aiuto esterno. Piante che possono utilizzare tutta la luce necessaria dal Sole.

Piante, animali e uomini vivono e svolgono le funzioni che la Natura ha disegnato per loro, capaci anche di produrre ottimi frutti, tutti insieme in un “unicum armonico” dove la presenza del calcare, l’argilla ed il silicio garantisce la connessione tra le forze vitali universali e le forze di sviluppo e riproduzione.

Per rendere possibile ciò, anziché erodere e limitare la vita all’interno dell’ecosistema la incentiviamo. Cerchiamo di mettere le piante nella condizione di vivere forti ed autosufficienti, in grado di superare le avversità. Si incentivano le specie naturali tra i filari e attorno ai vigneti, che fanno ritornare la fauna e la flora indigena grazia anche alla gestione dell’inerbimento naturale e l’arieggiamento del terreno mediante la riabilitazione del terreno che consiste nel decompattare il terreno a seguito del passaggio dei trattori ma anche a seguito delle troppe piogge o delle pochissime piogge seguite dal caldo eccessivo dell’estate.

A Badde Nigolosu è una continua rinascita, un apprendimento ogni giorno daccapo.

Il minimo essenziale

La Cantina

La Cantina è semplice, tradizionale, sarda. Pensata e realizzata solamente per il Vino e chi lo accompagna.  La sua realizzazione e la sua gestione sono il proseguimento del lavoro naturale svolto in Vigna. Costruita totalmente interrata dopo anni di osservazione ed analisi. Lo scavo è stato lasciato aperto per tre stagioni invernali di modo da studiarne la tenuta e le infiltrazioni d’acqua. Grazie a ciò è stato possibile individuare l’area da destinare alla vinificazione e quella per la maturazione in bottiglia. La Cantina vive di coibentazione naturale grazie al respiro delle pareti spesse due metri.

Le uve, il mosto, il vino si muovono a caduta. Il materiale di fermentazione e maturazione è il cemento. L’energia elettrica è usata solo per la diraspatura e la macchina di imbottigliamento. Pur essendo sottoterra è possibile vedere sino al tramonto. I nostri sarmenti, raspi e vinacce ritornano alla Terra migliorati.

Le donne e gli uomini di Badde Nigolosu

Alla forza di Badde Nigolosu si aggiunge l’energia delle persone che vivono e lavorano in questa terra benedetta. Consci della sacralità di questi luoghi dove hanno lavorato decine di generazioni di maestri vignaioli. Una storia enoica vecchia di 3500 anni, che diviene eccelsa a partire dall’anno mille con i camaldolesi ed i cistercensi.

Oggi, tutti i processi vengono ragionati e svolti dai vignaioli Paolo e Alessandro coadiuvati dalle donne e dagli uomini di Badde Nigolosu.

Non è per niente facile districarsi tra i tanti e diversi puzzle di terreni, ognuno con un’identità forte, a volte troppo forte. Fasi fenologiche e maturazioni differenti nonostante vicinanze di pochi metri. Perché non si tratta di appezzamenti di vigna ma di diversi organismi viventi, delimitati da chilometri di muretti a secco.

La produzione di vino a Badde Nigolosu è una continua rinascita, un imparare ogni giorno di nuovo daccapo. Non possono esserci schemi predefiniti quando hai a che fare con infinite variabili, alcune di esse non misurabili. Una continua prova di modestia e un esercizio di “serena rassegnazione”.

Vignaioli Naturali in Sardegna.